check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank
check_box_outline_blank

Guarda e rispondi

Legenda

I primi organismi sovranazionali dell’Europa sorsero nel 1949 con il Consiglio d’Europa a Strasburgo. La prima organizzazione concreta fu istituita nel 1951 con la Comunità Economica per il Carbone e l’Acciaio (CECA) alla quale aderirono sei Paesi: Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Italia, Germania occidentale; gli stessi che fi rmarono il Trattato di Roma nel 1957, che diede vita alla Comunità Economica Europea (CEE).

La CEE fu una soluzione utile per la collaborazione economica fra i diversi Paesi ma rappresentava anche il superamento di antiche rivalità politiche, come quelle tra Francia e Germania. Vennero eliminate le barriere doganali e consentita la libera circolazione della forza lavoro e dei capitali, ma le iniziative promosse dalla CEE non interferivano sulle politiche nazionali.

La Polonia ingrandì il proprio territorio ottenendo i territori occupati da Hitler nel 1939-40.

La divisione tra Est e Ovest avvenne sulla base delle conquiste militari alla fine della guerra. Furono decisioni prese alla Conferenza di Yalta nel 1945, quando i «grandi della Terra» stabilirono le sfere di influenza post-belliche.

La linea che divideva l’Europa dell’Est da quella dell’Ovest fu definita «cortina di ferro» dal premier britannico Winston Churchill, proprio per sottolineare l’impenetrabilità fra questi due mondi.

La Germania fu lo Stato europeo che più di altri soffrì la divisione in blocchi: il popolo tedesco fu costretto a vivere separato fi no al 1989; l’economia, la cultura, la qualità della vita dei cittadini erano completamente diverse. Berlino fu divisa da un muro nel 1961 proprio per evitare la fuga dei cittadini verso il benessere dell’Occidente.

Descrizione

Il lungo dopoguerra in Europa è stato vissuto soprattutto come divisione: all’interno dei suoi confini geografici passava infatti una frontiera che attraversava e divideva la Germania e, scendendo verso sud, separava dal resto del Vecchio Continente la Polonia, la Cecoslovacchia, l’Ungheria, la Romania, la Bulgaria e l’Albania. Era la cosiddetta «cortina di ferro» che separava l’Europa occidentale, democratica e capitalista, dall’Europa orientale, comunista e totalitaria.

Note

L'ordine bipolare

1/1